Scrittura e la malattia. Il «male oscuro» della letteratura (La)

Riferimento: 9788831721493

Editore: Marsilio
Autore: Di Lieto Carlo
Collana: Ricerche
In commercio dal: 18 Giugno 2015
Pagine: 455 p., Libro in brossura
EAN: 9788831721493
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Descrizione

La malattia è interrelata alla vita ed è da essa imprescindibile; occorre perciò riflettere, paradossalmente, che è necessario guarire dalla salute, per raggiungere nello stato patologico un eccezionale momento di compensazione. Svevo, in una lapidaria lettera a Valerio Jahier del 27 dicembre 1927, scrive: Perché voler curare la nostra malattia? Davvero dobbiamo togliere all'umanità quello ch'essa ha di meglio?. L'autore, con acume critico e un'esegesi di stampo psicoanalitico, analizza il lato oscuro della malattia del profondo, prendendo in esame l'io diviso e il mal-essere della mente di alcuni autori del Novecento che hanno avuto con la malattia mentale un'esperienza dolorosa: l'altro da sé di Svevo e Saba, la duplicità e lo straniamento di Pirandello e Buzzati, il male oscuro di Berto e Campana, la scrittura come terapia in Alda Merini e la malattia mentale in Tobino. La disidentità e la contigua affinità elettiva tra pulsioni represse e finzione letteraria trovano, nel metodo delle libere associazioni del lavoro analitico, un ideale riscontro nel fantasma creativo di Gozzano e Moravia e nelle emozioni dell'oltre, del doppio e dell'altrove in Bonaviri ed Elsa Morante.
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