Quadreria ritrovata

L'antologia di una grande poetessa marchigiana capace di esprimere la forza delle radici per proiettarle nell'alveo di un messaggio universale. Poesie in cui tutti ci riconosciamo, ma che non offrono facili vie d'uscita da una malinconia che pervade l'anima. Alcune poesie sono state intercettate da intellettuali europei e sud americani che all'insaputa dell'autrice, le hanno tradotte nella loro lingua. Le sonorità delle poesie non cambia sebbene lette in lingue differenti, dando ai versi della Mei, un'universalità meritata. Ho amato - dice la Mei - Montale, Pavese, Pasolini, Luzi, Kavafis, Pessoa, Ritsos, e le mie donne Amelia Rosselli di cui ricordo ancora lo sguardo impaurito e le sue mani che stringevano le mie; Marina Cvetaeva nelle parole: Il poeta è, innanzitutto, qualcuno che è uscito dai confini dell'anima. Una compagna. La poesia è stata sempre una cara compagna che mai mi ha deluso. Forse a deluderla sono stata io.